Durante i nove mesi di gravidanza si immagina e si fantastica, poi qualche volta arriva l’ansia e ci si documenta su tutto, leggendo libri di pedagogia e organizzando la propria casa (e la propria vita!) per accogliere i piccoli cercando di fare del proprio meglio.
E poi comincia l’avventura che, sul piano pratico, consiste in mille aspetti e impegni, fra cui anche progettare la cameretta, sempre avendo a mente quanto letto sui manuali di pedagogia i mesi prima: stimoli, stimoli, stimoli.

Sì, perché l’apprendimento nei bambini comincia da subito e allora spazio a libri, giochi, passeggiate, musica. Ma non solo. Perché fondamentale è anche – e soprattutto – il contesto.
Se la prima scelta, quella ideale, è passare quanto più tempo possibile immersi nella natura, per scoprirne i segreti e le meraviglie, i colori del verde e del mare, il freddo della neve e il caldo del sole, qualche volta – meglio dire molte volte – ci si trova costretti in casa. Che sia per impegni di lavoro, perché si abita in una grande città, perché non si hanno il tempo o i mezzi per fare altrimenti, non tutto è perduto: la natura può entrare in casa, sta a noi capire come farle spazio.

Partendo dalla grande scala, quindi dall’involucro edilizio, avvicinare noi e i nostri figli alla natura può significare anche scegliere materiali costruttivi di origine naturale: strutture in legno, intonaci a base di calce o terra cruda, pitture a base d’acqua, rivestimenti certificati e infissi scelti con cura.

Proprio gli infissi si possono considerare un alleato ideale nella progettazione eco-sensibile e child friendly. Sì, perché dalla loro qualità dipende l’equilibrio igro-termico dell’involucro e l’abbattimento delle dispersioni, mentre dalla loro dimensione e posizione dipende l’apporto di luce e aria che entrerà nella cameretta dei bambini.

Quindi, fra i punti fissi per avvicinare i più piccoli alla natura ci sono proprio le finestre: l’area per i giochi o la scrivania – quando arriverà il tempo dei compiti – dovranno essere posizionati nelle immediate vicinanze della finestra.
E se quelle presenti sulle pareti perimetrali non sono sufficienti per garantire le quantità desiderate di luce e aria, meglio correre ai ripari e guardare all’insù. Proprio il tetto, infatti, si può trasformare in un affaccio verso il cielo, per viverne i cambiamenti, captarne la luce e i colori, crescere a contatto con la natura e, tornando a monte, stimolare l’apprendimento nei bambini.
La soluzione? Immaginare una finestra proprio lì.
Noi di VELUX siamo qui per aiutarti a portare più luce naturale nella tua casa, per il bene tuo e dei tuoi bambini.
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